Le recenti statistiche sul turismo in Sicilia sembrano chiarire come, secondo i turisti, l’agriturismo sia probabilmente il modo migliore per avvicinarsi alla terra del sole, superando persino il binomio b&b Sicilia.
D’altro canto, negli ultimi anni proprio gli agriturismi sono diventate strutture ibride, affrancandosi dallo statuto piuttosto semplicistico e riduttivo di “azienda agricola” e avvicinandosi in maniera sostanziale verso un vero e proprio hotel, con servizi esclusivi, comfort e moderne dotazioni tecnologiche, proposte collaterali che vanno dalla semplice piscina alla spa, dalle escursioni ai campi sportivi.
Tutto ciò mantenendo comunque intatto il “core business“, ovvero la caratteristica agricola che consente agli ospiti di partecipare all’attività dell’azienda, di passeggiare nel verde e gustare un pranzo con prodotti genuini, che rispecchiano al meglio l’identità della regione.
Originariamente infatti l’agriturismo nasceva (e nasce tuttora) con l’intento di valorizzare l’enogastronomia siciliana, insieme con un recupero delle tradizioni, del contatto con la natura e dell’ecosostenibilità.
Ancora oggi gli agriturismi in Sicilia con piscina e maneggio posseggono tutte quante queste caratteristiche, che però spesso finiscono in secondo piano rispetto alle moderne esigenze e aspettative, che vanno verso una fruizione più superficiale e meno attenta all’aspetto profondo della cultura agricola.
Nella maggior parte dei casi inoltre gli edifici che ospitano l’agriturismo sono vecchi casali, case coloniche o fattorie che subiscono un profondo restauro, conservativo in molti casi, dando vita ad una soluzione tipicamente post moderna, nel concetto di ripresa dei vecchi canoni, mantenimento delle caratteristiche peculiari, distorsione in direzione delle nuove esigenze.
Vedremo dunque le pareti con il tufo vivo e l’aria condizionata, i pavimenti in cotto antico e il televisore lcd, in una sintesi di antico e moderno, con l’immutato sapore di Sicilia come trait-d’union.