Per i designer arredare una struttura turistica è un’impresa appassionante e ricca di stimoli: nell’arredamento di un impianto turistico di qualunque livello, infatti, ci sono molti aspetti da considerare, da quelli prettamente estetici a quelli relativi al comfort, per non parlare degli standard da rispettare per acquisire un certo numero di stelle.
Nell’arredamento di una struttura ricettiva si possono considerare tre macro-aree, che vanno trattate con criteri differenti: le camere, gli spazi comuni all’interno (reception, sala relax, spa, sale convegni, ristoranti) e gli spazi comuni all’esterno (giardino, piscina, viale d’ingresso, parcheggio).
L’arredamento per esterni ha una grandissima importanza per ragioni d’immagine, di piacevolezza del soggiorno per gli ospiti, di attribuzione delle stelle, di differenziazione tra una struttura e la concorrenza. Le aree esterne danno la possibilità agli ospiti di aumentare il tempo passato nella struttura turistica, e quindi rappresentano un motivo in più per scegliere quella struttura piuttosto che un’altra, o per tornare anche l’anno successivo. Anche l’albergo più ordinario o l’ostello più “sportivo” hanno una ragione in più per essere scelti se l’arredo degli spazi esterni è ben curato. Persino nei bed and breakfast, la possibilità di far colazione o di rilassarsi in un giardino o in una terrazza può fare la differenza.
Gli elementi che caratterizzano l’esterno di una struttura turistica sono:
- piscina: la “regina” del giardino di alberghi, camping o villaggi turistici, comporta una spesa di gestione e manutenzione notevole, ma può attirare i clienti più esigenti o con bambini a carico. Tuttavia, per trasformare questo investimento in un affare occorre curare anche altri dettagli, come la calpestabilità del suolo circostante (con prato inglese o con una moquette da esterni sintetica, molto più facile da gestire), la presenza di sdraio e lettini, tavolini, zone al sole (solarium) e all’ombra con alberi o ombrelloni, recinzione ad effetto, con aiuole, piante o elementi decorativi. Non può mancare una doccia esterna, obbligatoria per chi entra in acqua e molto comoda per chi ne è appena uscito;
- zona relax: qui il gusto del designer si può realmente sbizzarrire, con l’inserimento di tavolini, sedie, ma anche di amache, divanetti, poltroncine. Lo stile dell’arredamento di questo ambiente cambia in base allo stile complessivo dell’albergo ed alle scelte dell’architetto: stile chabby chic, stile lounge bar (con l’inserimento di elementi d’arredo illuminati), oppure stile “urban” e “metropolitan” se l’utenza dell’albergo è giovanile e così via;
- zona verde: in un ambiente esterno il verde non può mancare. A seconda della posizione e dello spazio, si potrà poi decidere se è necessario un giardino vero e proprio o solo delle aiuole ben curate. Indispensabile, comunque, una cura scrupolosa delle zone verdi per evitare che l’albergo abbia un aspetto trasandato;
- elementi aggiuntivi: a seconda del target, della grandezza della struttura e del numero di stelle, potranno poi esservi molti altri elementi, come ad esempio una mini SPA all’aperto, un bar, un’area giochi per i bambini, un’area per le attività sportive, una rimessa per le bici (presente ad esempio nei bike hotels), un parking, un ristorante all’aperto.
Il successo di una struttura turistica – di qualunque livello – dipende sempre anche dalle zone esterne e dal giardino: anche se molto piccolo, lo spazio esterno va curato e reso fruibile, accogliente e da ricordare!