Sul versante piemontese del Lago Maggiore si estende per circa 150 ettari la riserva naturale delle canne di Dormelletto. La regione Piemonte in accordo con il Comune di Dormelletto e le Riserve del Lago Maggiore hanno così inteso proteggere questo ambiente per le sue caratteristiche naturali. Insieme alla riserva di Fondotoce, è la zona a vegetazione spontanea più estesa su questo versante. La peculiarità di questa area – che rientra spesso nei circuiti e negli itinerari previsti dai tour operator del Lago Maggiore – è rappresentata dalla presenza di folti canneti della specie denominata “cannuccia di palude”, una pianta che raggiunge anche i tre metri di altezza, con il fusto ricoperto da foglioline, alla cui sommità fa bella mostra di se un tipico pennacchio denominato “pannocchia”. Tale habitat, oltre che di controllo e purificazione delle acque, svolge l’importante funzione di ambiente ideale per lo svernamento e la nidificazione di moltissime specie ornitologiche. Sono state censite infatti più di 100 specie diverse di uccelli tra stanziali e migratori. Questo paradiso incontaminato che sorge proprio sulle sponde del Lago Maggiore è rifugio fondamentale anche per diverse specie ittiche, come il luccio e la carpa che, deponendo le loro uova sulle canne, ne ottengono protezione e nutrimento per i piccoli nati. Più di 15 specie su 25 sono in vario modo legate alla vita del canneto. La riserva ospita inoltre un allevamento di cavalli purosangue attivo fin dalla fine del 1800 e che oggi prosegue con grandi risultati anche in virtù degli splenditi pascoli ben inseriti nella Riserva. Oltre che godere di un ambiente naturalistico spettacolare, al visitatore viene offerta anche la possibilità di praticare sport nautici presso i numerosi campeggi presenti intorno alle sponde del Lago Maggiore, molto attrezzati per offrire questo servizio.
Gli eventi proposti durante l’anno sono molteplici ed ad attrarre numerosi turisti è sicuramente il Carnevale con interessanti sfilate di carri e che culmina il martedì grasso, quando viene bruciata la “vecia”, che simboleggia la fine dell’inverno. In estate invece durante i primi tre week end, si celebra la Festa del Campo ricca di eventi che spaziano dalla musica, al ballo, alla cucina, allo sport. Negli ottimi ristoranti della zona è possibile gustare la tipica cucina piemontese fatta di bollito misto, gnocchi di spinaci, vitello tonnato, baci di dama, pasta di meliga e tantissime altre leccornie che renderanno più piacevole un week end da queste parti. Numerosi i prodotti tipici di questa zona tra cui il latte di razza bruna denominato” bettelmatt, che vanta una lunga tradizione alpina e che spesso viene usato per migliorare la fontina, o il pane di meliga, un pane preparato con farina di mais,di avena, di farina 00, strutto, latte, lievito e sale. Impossibile non annoverare in questo elenco la “bagna cauda” un condimento speciale a base di burro, olio extravergine di oliva, aglio e acciughe.