Sette giorni di tour nella Sicilia sudorientale, io e la mia ragazza, finalmente in vacanza e per una volta in primavera, senza l’afa di agosto. Abbiamo unito non so quanti ponti e fine settimana, e siamo riusciti ad atterrare all’aeroporto di Catania. Presa un’auto a noleggio, ci siamo diretti subito a sud, alla volta della Sicilia profonda, quella barocca, per me la più bella.
Secondo la storia la valle di Noto venne completamente distrutta nel 1693 a seguito di un terremoto devastante. Era gennaio, e oggi sappiamo che magnitudo del sisma raggiunse gli 11 gradi della scala Mercalli. Da questa tragedia la Sicilia si risollevò, e si diede il via a una ricostruzione massiccia, nello stile che allora andava di moda, il Barocco appunto. Noto è un paese piccolissimo, ma con una via principale magnifica, dove si alternano il teatro, la cattedrale, palazzi e altre chiese.
Qui abbiamo soggiornato presso un bel bed & breakfast, con un giardino era addossato a una specie di caverna, e tanti limoni. Invitato dai nostri ospiti, ne ho assaggiato uno spicchio col miele, ho pensato che: o lo facevo qui o non lo facevo mai più. Però devo dire che non è stata una brutta esperienza.
Tappa obbligatoria è stata Siracusa, che si trova sul mare, e il cui centro storico sorge sull’isoletta di Ortigia. Qui la costa non è molto accogliente, non ci sono lunghe spiagge sabbiose, bensì scogli a strapiombo sul mare. Altro paesaggio è quello che abbiamo trovato alla Riserva naturalistica di Vendìcari, una specie di paradiso dove, almeno quel giorno di maggio, eravamo in poche anime a visitare.
La zona è paludosa, abitata da tantissime specie di uccelli, e sul mare la spiaggia è interamente coperta da un tappeto di alghe. Sullo sfondo si intravede una vecchia tonnara dismessa, e lì, in una piccola baia, abbiamo preso il sole, ma per fare il bagno era ancora un po’ freddo.
Ragusa è una cittadina, che spunta all’improvviso tra le colline, e dove sono stati girati parecchi episodi del Commissario Montalbano. È in questi luoghi che lo scrittore Andrea Camilleri ha scelto di ambientare la sua famosa saga, e in particolare a Ragusa abbiamo riconosciuto qualche location (aiutati anche da apposito opuscolo comprato in libreria!). In piazza del duomo insospettiti dalla coda fuori da una gelateria, abbiamo voluto provare anche noi, e abbiamo capito perché “Gelati Divini” è un posto così famoso.