Nonostante il turismo viva un periodo di leggero affanno, ci sono settori innovativi che non conoscono crisi e che stanno anzi vivendo una fase di espansione. Uno di questi settori è il “turismo sportivo”, ovvero il turismo che unisce vacanza e attività fisica.
A dire turismo sportivo si fa presto, ma in realtà è una categoria molto vasta, che include strutture ricettive e tipologie di clienti diversissimi tra loro. Nonostante le differenze, però, il turismo sportivo si caratterizza perché:
- si rivolge solitamente a turisti più consapevoli ed informati, che in alcuni casi preferiscono non battere mete troppo “turistiche”, scegliendo invece zone poco esplorate e ancora sconosciute;
- per il tipo di clientela che attira, il turismo sportivo ha il grande vantaggio di incentivare la valorizzazione del territorio, aiutando anche i siti al di fuori dei tradizionali circuiti turistici a ritrovare la propria identità e a dotarsi di infrastrutture funzionali e, al tempo stesso, ecosostenibili;
- incentivando la valorizzazione del territorio, il turismo sportivo permette anche di “fare impresa” e dà sostegno all’imprenditoria locale. La creazione di servizi e strutture, infatti, è più rapida se si creano le giuste sinergie fra amministrazioni locali e soggetti privati che vogliono investire. Questo processo, a sua volta, diventa un modello di turismo “a impatto zero”, perché è ovvio che, se la revenue economica dipenderà dalle bellezze naturali del territorio, ci sarà tutto l’interesse affinché il patrimonio naturale non venga danneggiato, ma anzi sostenuto e incrementato.
Il turismo sportivo, però, non è solo contatto con la natura e con le vacanze “controcorrente”. Un altro tipo di turismo sportivo è infatti quello che dà agli ospiti di grandi strutture ricettive la possibilità di accedere a centri sportivi o SPA. Non esiste un resort o una nave da crociera di lusso che non abbia anche una palestra al suo interno, ma ormai questa tendenza si sta allargando anche a strutture turistiche di livello “medio”, e non dimentichiamo di citare gli stabilimenti balneari che mettono a disposizione dei bagnanti palestre dotate di ogni attrezzo (pesi, tapisroulant, step, cyclette ellittiche, panche e bilancieri) posizionate appena fuori dalla spiaggia.
Come abbiamo tentato di spiegare, il turismo sportivo è una categoria molto ampia, in cui si passa dalle escursioni guidate al centro di foreste tropicali al rafting alle Cascate delle Marmore, fino all’allenamento con un personal trainer nella palestra iper-attrezzata di un albergo di lusso. Quel che è certo, comunque, è che il turista ozioso e in cerca del relax più assoluto è sempre più spesso sostituito dal turista curioso e desideroso di spezzare la routine della vita quotidiana. Quest’osservazione potrebbe tornare molto utile alle strutture turistiche, alle quali viene offerta l’opportunità di ripensare in un’ottica diversa il proprio catalogo, guadagnando nuove fette di mercato.