A Castelbuono (PA) in occasione della festa del Corpus Domini si tiene una tradizionale festa che vede una lunga processione, composta da tutte le confraternite cittadine, percorrere le vie cittadine. Le vie, per l’occasione, vengono tradizionalmente decorate con petali di fiori e i “Carti rizzi” ovvero piccole scalette di carta colorata che simboleggiano la Scala del Paradiso. Con esse la gente realizza anche disegni artistici lungo le strade, oltre a gettarle insieme ai petali al passaggio del fercolo. Durante la festa si è soliti mangiare un dolce tipico i “cuddriri fritti” o i “sfinci”.
Castelbuono è un piccolo tesoro inserito nel Parco delle Madonie che merita di essere scoperto e valorizzato. Luogo incantato che ogni anno viene visitato da migliaia di turisti italiani e non e che registra tantissime prenotazione e ricerche in ogni periodo dell’anno: dagli agriturismi in Sicilia alle offerte residence sicilia last minute. La sua antica storia, risalente al neolitico, gli ha donato numerosi tesori che meritano di essere ammirati.
- Chiesa di Maria Santissima Assunta, matrice vecchia (XIV sec.) secondo la tradizione sorge sul sito di un’antica moschea di cui si conservano alcuni elementi architettonici. Pregevoli sono il ciborio (1493) attribuito a Giorgio da Milano, un polittico del 1520 attribuito a Pietro Ruzzolone;
- Chiesa della Natività di Maria, matrice nuova (XVI-XVII sec. ma rimaneggiata nel 1830 dopo un terremoto) si presenta in stile neoclassico. Presenta stucchi del Serpotta e di Vincenzo Messina, una pregevole croce lignea (XV sec.):
- Chiesa di San Francesco (1332 e rimaneggiata nel XVIII sec.) custodisce un affresco quattrocentesco raffigurante “Santa Maria di Bisanzio”, una Madonna del Gagini ed il mausoleo dei Ventimiglia (XV sec.) attribuibile a Francesco Laurana;
- Chiesa di Sant’Antonino Martire (XVII sec.) presenta elementi risalenti ad una precedente fabbrica quattrocentesca;
- Chiesa di San Nicola (XIV sec.) l’interno è in stile barocco-rococò e custodisce una statua di S. Nicola (XVI sec.);
- Chiesa dell’Itria (XVI sec.) con uno splendido altare decorato con stucchi bianco-dorati ed una tela attribuita allo Zoppo di Gangi (1586);
- Fontana della Venere Ciprea (XV sec.) era posta a decorazione dell’antico abitato di Ypsigro e venne ricostruita nel 1614. Le statue che la decorano (Afrodite, identica ad un’opera custodita agli Uffizi a Firenze, Venere con Cupido e pannelli greci raffiguranti Diana) furono rinvenute durante il dissodamento delle terre del giardino dei Ventimiglia.
- Il Museo Minà Palumbo contiene un’imponete collezione naturalistica ed una piccola sezione archeologica;
- Il castello dei Ventimiglia (1316 ma rimaneggiato nei secoli seguenti) al suo interno si trovano una cappella, decorata da stucchi di Giuseppe e Giacomo Serpotta, che custodisce il reliquiario di S. Anna ed il Museo Civico con sale di archeologica, pinacoteca, arte sacra, urbanistica ed opere di arte moderna e contemporanea.
Raggiungere Castelbuono è semplice sia con mezzi propri che con autobus di linea, che lo collegano a centri maggiori forniti di stazioni ferroviarie; sul versante della ricettività la città, ed in generale tutta la provincia di Palermo, offre una vasta scelta fra alberghi, affittacamere, agriturismi e B&B Sicilia.