Ci sono viaggiatori che amano recarsi nei luoghi meno battuti dalle usuali rotte turistiche, con tutto ciò che questo, nel bene e nel male, comporta. Una di queste destinazioni è l’ex Birmania, oggi Myanmar: un luogo affascinante per molti versi, ma nel contempo politicamente assai discutibile.
Se desiderate visitare questo paese, fino a pochi anni fa del tutto chiuso al turismo, ed essere fra i pochi che finora hanno ammirato le sue bellezze, è bene che vi prepariate per tempo sull’argomento, acquistando delle guide su carta e utilizzando Internet per trovare resoconti di viaggio di chi ci è già stato e informazioni sulle cose principali da vedere (potete cominciare, ad esempio, da qui: http://www.azonzotravel.com/viaggi-in-myanmar-birmania/55/).
Il Myanmar è una nazione dove la maggior parte della popolazione è buddhista e, infatti, una delle attrattive di una visita turistica sono le città antiche e i numerosissimi templi, alcuni dei quali dotati di pitoni amorevolmente lavati e nutriti dai fedeli. Impressionanti le statue di Buddha lunghe decine di metri.
Molto interessante anche passeggiare nei mercati di paese, dove vendono delle prelibatezze culinarie che a noi fanno accaponare la pelle, come larve da mangiare ancora vive (ma non è obbligatorio!).
Lo spettacolo delle bellezze naturali e culturali che incontrerete in questo angolo d’Oriente, trova purtroppo un contrappeso negativo nelle condizioni di arretratezza e di sottomissione in cui è tenuta la popolazione.
Mai come per destinazioni come questa è necessario rivolgersi ad un tour operator che sappia il fatto suo, quindi prendetevi tutto il tempo necessario per cercare quello giusto (potete partire da qui: http://www.azonzotravel.com/).