Si deve ai Romani la costruzione del Castello del Leone, ovvero l’antico nome di Castiglione di Garfagnana, uno dei 16 deliziosi comuni sparsi sul territorio della Valle omonima. Considerato il “meno arrendevole” tra tutti, fu ritenuto sempre molto importante a causa della sua posizione sulla via che portava al Passo di San Pellegrino, uno dei meno insidiosi di tutto l’Appennino Tosco Emiliano. Il borgo ebbe un passato molto tormentato e fu spesso costretto a tirare fuori le unghie, per difendersi dai numerosi assedi: alla città di Lucca passò nel 1371 e contrariamente alla stragrande maggioranza delle comunità garfagnine, non fece mai atto di sottomissione al Casato d’Este, rimanendo sempre fedele alla città toscana.
Oggi Castiglione è ritenuto uno dei borghi più belli d’Italia, nella parte alta del paese, su uno sperone di roccia, si innalza la Rocca (1100), le possenti mura si sviluppano per ben 750 metri e sono dotate di camminamento di ronda. Al borgo si accede attraverso tre porte, la seconda e la terza furono aperte nel XVIII secolo per agevolare l’ingresso al paese, in passato invece, vi era un’unica porta, munita di ponte levatoio.
Se state trascorrendo le vostre vacanze in Toscana e capitate da queste parti, non dimenticatevi di visitare la Chiesa di San Pietro – la più antica del borgo – costruita nel lontano 723 da due fratelli longobardi; un altro monumento religioso importante è la Chiesa di San Michele, edificata in epoca romanica, che conserva nella facciata un ornamento in stile tardo gotico realizzato in pietra grigia e marmo rosso. Sul portone d’ingresso sono riconoscibili delle figure che potrebbero rappresentare i quattro evangelisti, ma nelle quali si potrebbero identificare anche i quattro simboli etruschi: l’oca, il grifone, la croce e la furia. In località Mulino infine, si trova uno dei monumenti più affascinanti e meglio conservati del paese, un ponte medievale a schiena d’asino realizzato interamente con le pietre del luogo (fine XIII secolo – inizio XIV).
Come forse saprete, in tutta la Garfagnana sono diffuse le leggende popolari sulle streghe, gli streghi e due folletti in particolare: il Linchetto e il Buffardello.
Castiglione sarebbe la dimora dal Buffardello, un essere antropomorfo di piccole dimensioni, con le scarpe a punta e un abitino rosso.
C’è chi dice che assomigli a un bambino, altri raccontano che possieda la barba lunga come quella di un vecchio, le sue mani sono state bucate da San Giovanni affinché non potesse più soffocare le persone durante il sonno. Si ritiene anche che il folletto sia invisibile, tuttavia alcuni giurano di averlo visto: secondo costoro il Buffardello vivrebbe nelle stalle, oppure sugli alberi… A volte lo si vede entrare da una finestra, altre seduto su un mucchio di fieno o su un albero di noce, altre ancora lo si scorgerebbe camminare saltellando e scalciando.
Caterina Pomini