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Marilyn Monroe
Marilyn Monroe

 Il 5 agosto del 1962, Norma Jeane Baker – in arte Marilyn Monroe – veniva ritrovata morta nella sua villa di Brentwood a Los Angeles; nel suo sangue furono rinvenuti 8 mg di idrato di cloralio e 4,5 di Pentobarbital: alle ore 4 e 25 si spezzava senza un grido la vita di Norma Jeane e di Marilyn poteva così cominciare la leggenda. Svampita, fragile, insicura, bella, sensuale ed impetuosa: per questo in molti si “innamorarono” di lei, per questo tutti la lasciarono sola, rose rosse o meno sulla sua tomba. Quello che ci resta sono i suoi capelli biondo platino, i ritratti in bianco e nero e un vestito rosa shocking … L’irresistibile e triste immagine di una donna mai esistita, modificata … La prima grande star americana, icona indimenticabile del ‘900.

A 50 anni dalla scomparsa, il Museo Salvatore Ferragamo dedica a Marilyn una grande mostra, risultato di un lungo lavoro di preparazione e di ricerca: si potranno ammirare alcuni scatti di Stern, Barris, Beaton, Greene e de Dienes accanto a capolavori quali il gesso della Ninfa dormiente di Antonio Canova e le Quattro Marilyn di Andy Warhol, direttamente dal museo di Pittsburgh in Pennsylvania. Per ricordare la diva saranno proiettate inoltre alcune immagini del film “La rabbia” di Pierpaolo Pasolini e in una stanza troverete esposti circa 50 capi di abbigliamento indossati nei film. La mostra rimarrà allestita fino al 28 gennaio 2013, vi consigliamo di visitare il sito www.museoferragamo.it per tutte le informazioni relative agli orari e al costo del biglietto.

Un altro motivo per visitare Firenze durante le feste natalizie è l’ultima grande esposizione organizzata da Palazzo Strozzi: “Anni 30. Arti in Italia oltre il Fascismo”. 99 dipinti, 17 sculture e 20 oggetti di design lasciatici in eredità dai più importanti artisti dell’epoca: Sironi, de Chirico, Nathan, Carrà, Mucchi, Viani, Guttuso, Scipione, Fontana, Rosai e molti altri ancora … Splendida la rilettura degli impressionisti e di Courbet a cura di Felice Carena (L’amaca), la morbidezza che Antonio Donghi ha saputo donare al braccio sinistro di un’enigmatica Donna al caffè (praticamente il fermo immagine di un film) oppure la Darsena di Viareggio che diventa lo sfondo cupo e fiabesco su cui si muovono i personaggi ricorrenti di Lorenzo Viani (Georgica), le statue di Arturo Nathan naufragate su spiagge nordiche. E ancora i Molluschi, i tentacoli di una piovra abbandonati su un ritratto femminile dimenticato su un tavolinetto rosso (Scipione), figure genitoriali dalle teste bestiali (Alberto Savinio) i manichini tristi e mostruosi di Giorgio de Chirico.

Chiudono il percorso museale altre quattro sezioni: una riservata all’Arte pubblica (bozzetti di pittura murale, mosaici e sculture destinate alle facciate degli edifici), un’altra che ha per protagonista la questione dell’“arte degenerata” ed il confronto con il trittico di Ziegler (mai esposto in Italia) ed infine altre due sale, una dedicata al design e alle arti applicate, l’altra alla città di Firenze.

Anni '30 - Arti in Italia oltre il Fascismo
Anni ’30 – Arti in Italia oltre il Fascismo

In abbinamento alla mostra è possibile visitare anche “Francis Bacon e la condizione esistenziale nell’arte contemporanea”, anch’essa allestita in Strozzina fino al 27 gennaio 2013. Il biglietto costa soltanto 10,00 Euro, altre informazioni potete trovarle su www.palazzostrozzi.org oppure visitando il sito web di Vacanze in Toscana.

Caterina Pomini

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