Il piccolo borgo di Magliano in Toscana, indubbiamente tra i più affascinanti di tutta la Maremma, sorge sul crinale di una collina ricoperta di olivi, a una trentina di chilometri dal capoluogo. Se deciderete di trascorrere le vostre vacanze in Toscana e di giungervi percorrendo la Statale Amiatina 323, avrete modo di osservare subito l’antica cinta muraria, i bellissimi torrioni, il campanile e i tetti raccolti degli edifici. A Magliano sono state rinvenute numerose testimonianze archeologiche che ci parlano della presenza degli Etruschi, tra queste spiccano le Necropoli di Heba e il Disco di Magliano, un manufatto in piombo di forma tondeggiante databile intorno al V-IV secolo a.C., conservato attualmente presso l’Archeologico di Firenze. Come molti altri centri della Maremma, anche Magliano fu governato nel Medioevo dalla Famiglia degli Aldobrandeschi, che vi rimasero fino al ‘300; successivamente il borgo passò ai Senesi, che lo inglobarono nel territorio della Repubblica di Siena e fecero partire i lavori di ristrutturazione ed ampliamento delle mura difensive. Nella seconda metà del Cinquecento, dopo la caduta di Siena, Magliano entrò a far parte del Granducato di Toscana e da questo momento in poi ne seguì anche il destino.
Magliano vanta un delizioso centro storico: oltrepassata la Porta San Giovanni vi attende una passeggiata davvero stupenda, tra palazzi signorili, camminamenti di ronda e antiche pievi. Verso l’ora di pranzo e per cena, gli stretti vicoli del borgo si riempiono dell’odore del cibo, proveniente dalle numerose osterie e trattorie che caratterizzano il centro storico… Se desiderate assaggiare le prelibatezze della cucina maremmana, a Magliano non avrete che l’imbarazzo della scelta!
Visitate poi la Pieve di San Martino, un bellissimo edificio sacro di epoca medievale in stile romanico-gotico: posta in prossimità della porta omonima, si contraddistingue per un portale incorniciato da rilievi raffiguranti creature mostruose e un guerriero con un drago. Altro edificio sacro compreso nella cinta muraria è la Chiesa di San Giovanni Battista, edificata in epoca tardo medievale e restaurata poi in forme barocche; fuori le mura invece, trovate la Chiesa della Santissima Annunziata, costruita intorno al Quattrocento sui resti di un antico tempio pagano e molto conosciuta soprattutto per il suo oliveto, che custodisce una pianta ultramillenaria denominata l’Ulivo della Strega.
Si dice che intorno a quest’albero si svolgessero dei riti sabbatici e delle cerimonie negromantiche e che fosse addirittura la dimora di una terribile strega vendicatrice…
Nella campagna a sud-est di Magliano s’incontrano anche le rovine dell’antico Monastero di San Bruzio.
Dell’antico edificio ci restano oggi purtroppo soltanto le pareti orientali del transetto, gli archi a sostegno della cupola, l’abside e la base del tiburio, ma il monastero è legato anche a una leggenda davvero, davvero particolare. Si racconta infatti che tra queste rovine, in un giorno ed ad un’ora imprecisati, si rechi il Destino per accontentare le anime dei supplichevoli… Si dice che non sia affatto facile incontrarlo, ma che egli si fermerebbe soltanto al cospetto di un cuore puro e generoso…
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Caterina Pomini